I giardini di Venezia: gli orti e i giardini monastici
Siete curiosi? Volete una visita guidata insolita? Siete interessati ai giardini?
I giardini di Venezia è l’itinerario che cercate!
Dostoevskij scrisse che sarà la bellezza a cambiare il mondo e il nostro viaggio sulla bellezza a Venezia parte dai giardini che sono, come vedremo, proprio singolari. Non sono grandi, salvo qualche eccezione, ma sono molti, circa cinquecento, di cui solo sei sono pubblici. Se pensiamo che Venezia centro storico non ha grandi dimensioni, capiamo subito che anche un giardino di pochi metri è un tesoro.
Venezia, come ogni isola che la costituisce, è non solo circondata dall’acqua ma spesso ne è anche invasa, cioè inondata, ed i giardini corrono quindi grandi rischi. Questa è la ragione per cui sono sempre un po’ più alti rispetto al livello della corte che normalmente li precede o della strada esterna che li fiancheggia. Sui rischi vince però la natura, ed i giardini sopravvivono da secoli, sia pur trasformandosi progressivamente.
Il giardino dei monasteri e conventi a Venezia
Il giardino dei monasteri e dei conventi storicamente è andato sviluppandosi nel corso del Medioevo grazie alla Regola di San Benedetto (VI sec.) e alla spiritualità benedettina e successivamente anche a quella francescana (XIII sec.) che tanta importanza ha dato alla natura. Nell’orto-giardino dei monasteri si è sviluppato l’orto “dei semplici”, cioè delle erbe medicinali chiamate allora così “li medicinali semplici” perché di diretta derivazione dalla natura.
Una delle ragioni importanti per cui si sono sviluppati era la cura dei malati allora effettuata principalmente con le erbe di cui si approfondì progressivamente lo studio rispetto al passato; l’impulso a sviluppare anche ortaggi, vigne e altri prodotti della terra dipendeva oltre che dal bisogno di autosufficienza del monastero anche dal desiderio di aiutare il sostentamento dei poveri.
A Venezia non sono rimasti i giardini più antichi, come quello della Certosa, ma abbiamo ancor oggi l’orto-giardino del Convento, risalente al XVI sec., dei Cappuccini (ramo dei Francescani) al Redentore ed anche quello dei Minori Osservanti (altro ramo dei Francescani) pure risalente al XVI sec. a San Francesco della Vigna.

Portico del giardino di San Francesco della Vigna a Venezia

Scorcio dell’orto di San Francesco della Vigna, a Venezia, con albero da frutto
Al Redentore inoltre c’è pure l’antica stupenda Farmacia, allestita ancora di tutto punto, e custodita gelosamente dai Frati.
Nelle farmacie dei conventi si conservavano, dopo che erano state opportunamente essiccate, le erbe coltivate negli orti, divise a seconda delle proprietà e delle funzioni nelle cassettiere, negli scomparti e nei vasi.

Orto della Chiesa del Redentore alla Giudecca (Venezia

Scorcio del giardino del Redentore alla Giudecca (Venezia)
Sempre nel corso del XVI sec. un’ulteriore spinta alla cura degli orti sarà data dai Carmelitani Scalzi (il ramo dei Carmelitani fondato da Santa Teresa); quest’ordine sottolineerà la bellezza della natura come espressione e manifestazione della bellezza divina e dono di Dio all’uomo. Ne consegue che il contatto con la natura può avvicinare l’uomo all’unione mistica con Dio.
Un tempo orto-giardino a Venezia era anche quello dei Cavalieri di Malta (Ordine di San Giovanni Battista). A testimonianza ci rimangono documenti dettagliati risalenti ad alcuni secoli or sono, nei quali è disegnato e del quale si conoscono anche alcune piante privilegiate tra cui ovviamente l’iperico detto popolarmente erba di San Giovanni dal nome del protettore dell’Ordine. Dal fiore si estraeva l’olio per la pelle, l’infuso per la stanchezza e la pomata per le cicatrizzazioni.
I Cavalieri Ospitalieri si dedicavano infatti non solo alla difesa dei pellegrini, ma anche alla loro salute fisica e per questo in tutti i luoghi in cui hanno risieduto hanno organizzato un ospedale scegliendo, quando era possibile, il luogo vicino ad un preesistente orto-giardino. Dell’antico orto-giardino veneziano rimane un enorme campo verde che sarà presto riportato con attenzione filologica all’antico splendore.
Tutti questi giardini ed altri, di cui non si è ancora parlato, sono dei veri gioielli, tanto più preziosi ed attraenti quanto più sono nascosti. Non sono facilmente visibili, né facilmente visitabili, ma le visite guidate, sia pur subordinate ai permessi dei proprietari, se organizzate con anticipo sono possibili!
Ne vale veramente la pena! Vedere per credere!
Loredana Giacomini
BestVeniceGuides
loredanagiacomini@gmail.com