Il giardino Barnabò: grazie, Anna!
Apr 2, 2018architettura, curiosità e tradizioni veneziane, donne, giardini, palazzo, personaggi illustri, società, storia0 commenti
Èuno dei giardini più belli di Venezia, non solo per la vista impagabile sul Canal Grande, ma anche e soprattutto per il gusto con cui per molti anni è stato curato da Anna, moglie del Conte Barnabò.
Anna è stata l’anima del giardino e tuttora vive nelle molte rose che aveva scelto e accuratamente disposto.
Le rose sono in gran parte moderne, quindi leggermente profumate, perché Anna preferiva che rifiorissero, sia pur con vigore diverso nel corso della stagione.
Penso per esempio alle New Dawn, di color rosa pallido, anzi pallidissimo e dalle sfumature di perla, che ricoprono tutto il muro di cinta ed anche il gazebo.

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, Gazebo con le rose New Dawn

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, Rose New Dawn, dettaglio del recinto
Opportunamente in entrambi i casi sono state aiutate da un graticcio perché non sono rigide e hanno bisogno di sostegno. La Contessa le aveva scelte non perché brevettate per prime nella storia, nel lontano 1930, ma per le loro sfumature. Anna perdonava loro anche il fatto di essere sempre in ritardo all’inizio della stagione, di farsi attendere troppo, perché poi si mostravano generosamente e con fioriture abbondanti a ripagarla dell’attesa.
Il giardino è disposto all’italiana, con le tipiche aiuole di bosso, ma il suo carattere è dato da forti elementi veneziani, come per es. i gruppi mitologici all’entrata, spesso sculture di divinità nel momento in cui dimostrano la propria forza, richiamo a quella della natura e della terra.
Ci accolgono dunque puntualmente all’entrata del giardino, dopo la tipica corte con vera da pozzo, due gruppi di statue mitologiche: da un lato Ercole solleva Anteo dalla terra che lo rendeva invincibile, e dall’altro Giove rapisce Ganimede in cielo.
E dopo la piccola corte, al centro di quattro aiuole con statue delle quattro stagioni, c’è una fontanella con Ercole bambino vincente sul serpente, ad ulteriore conferma e dimostrazione di quanto appena detto.

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò. Fontanella con Ercole bambino ed il serpente più grande di lui; in primo piano rose Wall Street
Le quattro aiuole offrono un tripudio di rose di vario tipo, in gran parte di color pastello, quelle preferite dalla Contessa. Noi guide, sue amiche, la chiamavamo (e la chiamiamo) ancora così, non solo per il titolo, ma per il suo stile raffinato ed inconfondibile.

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, Anna mentre sistema le pieghe della tovaglia
Tra le rose delle quattro aiuole emerge per altezza l’inconfondibileQueen Elisabeth che troneggia, proprio come una regina, su tutte le altre.

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, la rosa Queen Elisabeth supera in altezza anche la statua della Primavera
Nata proprio per ricordare l’incoronazione della Regina Elisabetta II nel 1953 è di un bel colore rosa intenso apprezzato dalla Regina che le rende talvolta omaggio anche con il suo abbigliamento.
A pochi centimetri dalla Queen Elisabeth si erge una delle rose più curiose del giardino, laWildfire dai petali piegati che sembrano appassire, ma al contrario vivacissimi come dimostra anche il loro vibrante colore di fuoco.

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, rosa Wildfire
Le rose scelte da Anna variano molto anche in base alle diverse articolazioni del giardino; in posizione dominante sta la splendida Gioia

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, rosa Gioia con statua dell’estate a sinistra e sullo sfondo la statua dell’inverno a destra
-vedi il post di Fiona Giusto-, a cui fa da contraltare la Capucci con le sue strepitose gradazioni di colore

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, la rosa Capucci omaggia il balconcino dell’appartamento Barnabò al piano nobile del palazzo
Tra regine e stilisti non potevano mancare le imperatrici: ecco dunque l’Imperatrice Farah, una bella rosa bianca con bordi sfumati di rosso carminio

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, ecco la nostra Imperatrice Farah, dominante sulla bella Demetra
discussa come la persona, nonostante alcuni detrattori, beneficia della stima dei più.
E che dire dell’intensità della Chantal Mérieux a sottolineare il profondo legame di Anna con la Francia

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, rosa Chantal Mérieux lungo il vialetto che porta in Canal Grande

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, rosa Chantal Mérieux, dettaglio
e dell’inquietante strano colore “notturno” della Blue Moon visibile anche dal Canal Grande?

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, fioritura di rose Blue Moon; sullo sfondo al centro la vera da pozzo e sulla destra l’edicola di Nettuno
Non mancano altri colori tra cui per es. il giallo canarino con sfumature di limone di Alba Chiara, il giallo ocra diPrimo Sole e naturalmente i bianchi tra cui quello della spumeggiante Sea Foam, non a caso vicino all’acqua

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, Anna tra le rose Petal Pusher e le bianche Sea Foam che richiamano la schiuma dell’acqua

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, dettaglio di Petal Pusher
o quelli della candida Giovanni Paolo II, della grande gioiosa Letizia, della profumataIsabelle de Reimpré e della piccola Snow Carpet

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, le roselline Snow Carpet tappezzano la vera da pozzo storica con l’aquila dell’Imperatore Barbarossa
Quest’ultima copre quasi completamente la bellissima vera da pozzo celebrativa del matrimonio Cappello-Malipiero, le due famiglie che per secoli hanno abitato il palazzo prima dei Barnabò. I Malipiero hanno avuto anche l’onore, da Federico Barbarossa, di poter mettere una piuma dell’aquila imperiale nel loro stemma

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, lo stemma Malipiero nell’androne del Palazzo
La rosa -per Anna- era sempre al primo posto, ma non mancano nel giardino altre presenze tra cui il lillà,le camelie, le ninfee, gli anemoni giapponesi e i gelsomini, tutti fiori bianchi dalle sfumature diverse o l’iris dai colori meno sfruttati come il rosa e il giallo

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, iris rosa francesi

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, iris giallo
o le grandiose ortensie di vario tipo tra cui la spettacolare Annabelle

Venezia, Palazzo Malipiero Barnabò, ortensie lungo il muretto, tra cui le bianche inconfondibili Annabelle
Questa ortensia non ha pari tra quelle del suo genere per le enormi infiorescenze ad ombrello. Trapiantata da un bosco dell’Illinois nella vicina cittadina di Anna da due sorelle nel 1910, venne riscoperta e commercializzata circa cinquant’anni dopo e dedicata alle due belle (sorelle) di Anna da cui il nome Annabelle.
TRA TUTTE QUESTE MERAVIGLIE IL TUO GIARDINO è UN VERO INCANTO: GRAZIE ANNA !
P.S.: Per gentile concessione dei discendenti Barnabò, e con il dovuto preavviso, questo spettacolo, se accompagnati da una guida qualificata ed autorizzata dalla proprietà, è ancora visibile e godibile.
Loredana Giacomini
BestVeniceGuides
loredanagiacomini@gmail.com
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