Zanetta Farussi, detta La Buranela
Chi era la bella Zanetta Farussi?
Sicuramente meno conosciuta del figlio, il libertino per antonomasia, Giacomo Casanova, figura emblematica del ‘700 veneziano, Maria Giovanna Farussi ( o Farusso o anche Farusi) è stata innanzi tutto un’attrice teatrale, che iniziò la carriera giovanissima e non smise mai di calcare le scene, nonostante i molti pregiudizi che persistevano, anche nell’audace Venezia, contro gli attori in generale. Basti ricordare, ad esempio, le parole dell’Inquisitore di Stato Nicolo’ Maria Tiepolo nell’anno 1778: “… recordeve che vu altri se in odio a Dio benedetto, ma tolerai dal Principe, per pascolo della gente che se compiase de le vostre iniquità… operé da cristiani, co tuto che sé comici…” .

Rosaura: un personaggio spesso interpretato da Zanetta Farussi
Alcune curiosità sulla vita di Zanetta
Nata nel 1707, nel sestiere di Santa Croce, battezzata nella parrocchia di San Giacomo dell’Orio, Maria Giovanna era meglio conosciuta con lo pseudonimo di Zanetta Buranela, forse in omaggio alla madre Marzia, originaria per l’appunto dell’isola di Burano. Il padre invece era un calzolaio, Girolamo Farussi, ed aveva negozio a San Samuele, in Calle delle Botteghe.
Nella sua avvincente Histoire de ma vie, Giacomo descrive sua madre come una fanciulla che, a sedici anni, era “già una bellezza perfetta”, quando di lei si innamorò il commediante e ballerino Gaetano Giuseppe Casanova, tanto da riuscire ad “intenerirla e a convincerla a farsi rapire” e da lì a poco a farsi sposare… ; “io nacqui da questo matrimonio” racconta Casanova, anche se in realtà, a suo stesso dire , il suo vero padre, il padre naturale, fu molto probabilmente Michele Grimani, proprietario del Teatro San Samuele, dove La Buranela ebbe modo di esercitare la sua professione di attrice. La Farussi diede alla luce ben 6 figli, quattro maschi e due femmine, di cui una, Faustina Maddalena, morì di vaiolo alla tenera età di 5 anni. Primogenito fu proprio il noto avventuriero e, in questo caso possiamo ben dire… tale figlio tale madre, perché la vita di Zanetta, donna priva di inibizioni, instancabile ed amante della vita libera da convenzioni, fu costellata di avventure amorose ed attività decisamente brillanti per l’epoca in cui visse.

Ritratto di Giacomo Casanova fatto dal fratello Francesco

Ramo del teatro, San Samuele, Venezia

Ramo del teatro, San Samuele, Venezia

Fondamenta delle scuole, zona dove si trovava il Teatro San Samuele, Venezia
La carriera teatrale di Zanetta Farussi
Zanetta mosse i primi passi sul palco del Teatro San Samuele; poi nel 1726-1727, la vediamo impegnata, insieme al marito, in una tourneé a Londra, di fronte ad un pubblico di altissimo rango, tra cui re Giorgio I. Secondo una cronaca del Daily Post, Zanetta interpretò anche ruoli maschili. A Londra nacque il secondo figlio della coppia, ma, anche in questo caso, la paternità viene attribuita niente meno che al principe di Galles, il futuro re Giorgio II. Tornata a Venezia, entrò nella Compagnia di Giuseppe Imer, interpretando spesso il ruolo di giovane amorosa con il nome di Rosaura. Sapeva anche ballare, cantare e scrivere, tanto da cimentarsi pure come autrice drammatica. Seguendo la sua travolgente passione per il teatro, Zanetta viaggiò molto: Varsavia, San Pietroburgo, diventò membro dell’ensembledei Comici Italiani, ed infine lavorò come attrice stipendiata dall’Elettore di Sassonia, alla corte di Dresda, dove morì all’età di 69 anni.

L’Elettore di Sassonia con la famiglia nel 1772, Gemaelde Galerie Alte Meister, Dresda
L’incontro con Carlo Goldoni… nasce così “La Pupilla”
Fu a Verona che il commediografo veneziano Carlo Goldoni conobbe Zanetta, rimasta vedova a soli 27 anni. “Una vedova bellissima e assai valente”, così la descrive Goldoni nelle sue Memoriee proprio per lei scrisse La pupilla, un “Intermezzo di due parti per musica. E La Buranela riuscì mirabilmente nella parte grazie alla sua abilità principale che era “una scaltra malizia, coperta da una studiata modestia…”.

Alessandro Longhi, Ritratto di Carlo Goldoni, Casa Goldoni, Venezia
Il Teatro Grimani, detto anche di San Samuele… e in seguito Teatro Camploy
Di proprietà della famiglia Grimani di Santa Maria Formosa, il Teatro San Samuele venne aperto nel 1655, nei pressi di Ca’ del Duca, tra il Rio omonimo e il Ramo Corte del Teatro. Teatro all’italiana con platea su pianta a ferro di cavallo ebbe vita fino alla fine dell’800. Inizialmente destinato alla commedia, fu poi utilizzato anche per rappresentare opere in musica e balli.

Teatro San Samuele, Antonio Codognato, Incisione,Museo Correr, Venezia
Un suggerimento cinematografico…
Per scoprire qualcosa di più di questa figura femminile veneziana e dell’epoca in cui visse, vi invito a vedere o a rivedere il film di Luigi Comencini “Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano”, ispirato ai primi cinque capitoli delle memorie del libertino, con un’avvenente Maria Grazia Buccella nel ruolo di Zanetta…!

Locandina del film di Luigi Comencini
Barbara Tasca
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