Le sculture di Lorenzo Quinn a Venezia
Feb 4, 2019arte, personaggi illustri, scultura0 commenti
Quando nel maggio scorso le mani giganti di Lorenzo Quinn sono state rimosse dalla facciata di Ca’ Sagredo, a me è dispiaciuto. Ormai mi ero abituata a vederle lungo il Canal Grande, così imponenti ed inquietanti allo stesso tempo: la fragilità di Venezia era evidente e con ‘Support’ Quinn è riuscito a renderla manifesta a tutto il mondo.

Lorenzo Quinn, Support, Ca’ Sagredo, Venezia
A Venezia si possono ammirare, ancora per breve tempo, altre due sculture di questo artista: ‘Volare’ al Centurion Palace e ‘La Forza della Natura’ a Ca’ Sagredo, entrambi lungo il Canal Grande.
‘Volare’ rappresenta una donna all’interno di un cerchio con le braccia spalancate. E’ in alluminio ed è dedicata alla forza, la tenacia, la libertà di ogni donna.

Lorenzo Quinn, Volare, Venezia
Guardandola comunica proprio un senso di libertà assoluta: rappresentata appositamente da sola, la donna è artefice del proprio destino. Fa le sue scelte incondizionate, libera da ogni pregiudizio e non ha paura, è forte, lotta per ciò che vuole fino alla fine e non si arrende mai.

Lorenzo Quinn, Volare, Venezia

Lorenzo Quinn, Volare, Venezia
Anche ‘La forza della Natura’ a Ca’ Sagredo ha come protagonista una figura femminile che sembra di fare del nostro pianeta ciò che vuole.
Come dichiarato da Quinn, sculture con questo titolo (si possono ammirare in alcune città in tutto il mondo) sono state da lui ideate dopo due catastrofi naturali: lo tsunami in Thainlandia del 2004 e l’uragano Katrina che nel 2005 ha devastato città degli Stati Uniti del Sud, come New Orleans.
L’artista è da sempre coinvolto nei problemi del nostro pianeta. L’uomo sta distruggendo la Terra e proprio la Terra, ogni tanto, ci ricorda la sua potenza distruttiva.

Lorenzo Quinn, La Forza della Natura, Venezia
La donna in questa opera rappresenta proprio Madre Natura, alla quale sin da tempo immemore gli uomini facevano offerte, organizzavano riti sciamanici, danze e preghiere per placare la sua ‘rabbia’.

Lorenzo Quinn, La Forza della Natura, Venezia
Lasciando Venezia, andiamo a Mestre, esattamente a Forte Marghera, dove possiamo ammirare un’opera permanente, donata da Quinn alla città lagunare.
Il titolo rende immediato il significato di tale scultura: Stop Playing (basta giocare!).
Due mani di ragazzo tengono tesa una fionda che sta per lanciare una sfera: il nostro pianeta.

Lorenzo Quinn, Stop Playing, Forte Marghera
Come per ‘Support’, anche in questa scultura, le mani sono quelle del figlio tredicenne che ha fatto da modello.
Rimbomba il grido dell’artista: basta giocare con Madre Natura, basta lasciare il nostro pianeta nelle mani di un ragazzino capriccioso che ne fa quello che vuole.
Quando sono andata a Forte Marghera ero sola, nessuno intorno: ed i silenzi, talvolta, sono più assordanti di urla e grida di migliaia di persone. Chiaro il significato: bisogna allentare la presa, diminuire la tensione nel tirare la corda, che rappresenta le risorse naturali del nostro mondo.

Lorenzo Quinn, Stop Playing, Forte Marghera

Lorenzo Quinn, Stop Playing, Forte Marghera
Allo stesso tempo, Lorenzo Quinn ha cercato, ancora una volta, di sensibilizzare noi tutti sulla realtà fragile e compromessa della nostra meravigliosa ed unica città.
Venezia è un gioiello ed a tutti, veneziani e non, viene richiesto di custodirla con cura, di difenderla o, più semplicemente, di averne rispetto!
Concludo con la frase in inglese che troviamo all’interno dei vaporetti, sugli autobus, negli imbarcaderi e che viene proiettata in piazza San Marco in occasione di celebrazioni o festività specifiche: EnjoyRespectVenice!
Ciao a tutti!
Cinzia Maestrini
BestVeniceGuides
www.guidedtoursinvenice.com
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