La gondola
La gondola è uno dei simboli di Venezia. Forse il simbolo per eccellenza. Chi di noi non associa Venezia alla gondola e la gondola a Venezia? Conosciamolo meglio, allora, questo gioiello di eleganza e tradizione.

Gondole in sestiere di San Marco al Ponte dei Bareteri, Venezia
Sono oggi attivi in città due “squeri”, due laboratori dove con minuzioso rispetto delle tecniche tradizionali si costruiscono, rigorosamente a mano, le gondole. Chiedete alla vostra Best Venice Guide di portarvi a visitare uno squero, è un’esperienza unica!
Si inizia la costruzione dallo scafo in abete che deve essere piatto (non le solite chiglie arrotondate) per poter navigare tra i canali anche in caso di marea molto bassa. (Alle volte si vede il fondo del canale: l’altezza dell’acqua può non superare il mezzo metro). E poi vengono utilizzati otto tipi di legno differente per completare le varie parti della gondola, alcune più flessibili, altre più resistenti. Ci sono diverse maestranze che intervengono, ognuna altamente specializzata.
Il risultato è un’imbarcazione bellissima e – oggi – asimmetrica, della lunghezza di 11 metri e di una larghezza massima di 1,40 metro. Asimmetrica per quale motivo, vi starete chiedendo, vero? Beh, oggi il gondoliere rema da solo, uno per ogni gondola; si posiziona sul lato sinistro a poppa e facendo forza sulla “forcola” è in grado di mantenere una traiettoria retta. L’asimmetria serve proprio per bilanciare il movimento del gondoliere e il peso delle sei persone che sono a bordo, riuscendo a proseguire dritta e non girare su sé stessa.

Gondole lungo il Canal Grande alla Riva del Ferro, Venezia
La “forcola” è quel legno lavorato e personalizzato secondo l’altezza e la corporatura del gondoliere, nel quale si appoggia il remo. Grazie alle diverse insenature della forcola, il gondoliere riesce a direzionare la barca, a curvare, a frenare e perfino a fare retromarcia!!
E poi, avete mai notato cosa c’è a prua della gondola? Si chiama il “ferro”, oggi in realtà costruito in alluminio o in acciaio e rappresenta Venezia nella sua interezza. La forma a “S” ricorda il Canal Grande, la via d’acqua che separa la città in due grandi metà; poi c’è la parte superiore che ricorda il cappello del Doge, il corno ducale, proprio per la particolare forma e subito sotto un arco a simboleggiare il ponte di Rialto. Ci sono poi sei “pettini” ossia sei placche protratte in avanti che rappresentano i sei sestieri (i quartieri veneziani, tre da un lato del Canal Grande e tre dall’altro lato). Alle volte si vedono tra i sei “pettini” anche tre decorazioni, a ricordare le isole importanti della laguna nord: Murano, famosa per la lavorazione del vetro, Burano per i suoi colori e i merletti e Torcello, Venezia prima di Venezia, con quella chiesa di Santa Maria Assunta, celebre per il meraviglioso mosaico nella controfacciata.

Il significato del Ferro da Prua della gondola veneziana
E poi c’è il gondoliere, abile custode di un talento innato, che indossa oggi un abbigliamento influenzato dalle marinerie europee. Si è creata negli ultimi decenni una tradizione secondo la quale i capi indispensabili sono: il cappello di paglia e la maglia a righe (un tempo bianche e rosse, poi anche bianche e blu), la “marinèra” (la casacca alla marinara), i pantaloni neri, la fascia di seta in vita.
Federica Gullino
BestVeniceGuides
federica.gullino@gmail.com
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