Venezia e il mondo musulmano
Feb 10, 2021storia0 commenti
François Voltaire scriveva “Andrò ad attenderti a Venezia; è quello un paese giusto e libero, dove non c’è niente da temere, né dagli Slavi, né dagli Arabi e nemmeno dagli Inquisitori. A Venezia la giustizia è patrimonio di tutti, come l’acqua dei suoi pozzi”.
La mia curiosità per il mondo, per le tradizioni, per la cultura, mi fa sognare. È sempre bello scoprire ed approfondire culture diverse dalla mia, capire come nei secoli si siano sfiorate, incrociate, fuse con la storia di questa città, Venezia, dove ho la fortuna di vivere.
Fu sostanzialmente in virtù del rapporto con l’Oriente che Venezia divenne una grande repubblica marittima. Se prima si trovava ad essere l’avamposto settentrionale bizantino, sviluppò poi le sue attività mercantili nel Mediterraneo, mentre diventava sempre più indipendente. Nello stesso periodo, dal VII secolo, ad oriente l’avanzata islamica si faceva sempre più travolgente.
Lungo le vie delle spezie e della seta il mondo veneziano e quello musulmano si incontrano, i loro contatti commerciali si intensificano, scambiando così idee, stili di vita e cultura. Ecco Arabi, Mamelucchi, Persiani, Ottomani, Turchi che tessono legami privilegiati con i veneziani e viceversa.

Dettaglio di un capitello del palazzo Ducale, Venezia
La Serenissima sarà l’unica potenza europea a mantenere nei confronti del mondo islamico un approccio razionale, saprà comprenderne la filosofia e la scienza, saprà ammirarne la cultura e riceverà in cambio altrettanto interesse, creando così una trasmissione di sapere incrementando anche l’evoluzione di linguaggi artistici.
La leggenda della traslazione del corpo di San Marco da Alessandria d’Egitto a Venezia ci porta fin da subito a cercare di conoscere gli antichi contatti con il mondo arabo.

Particolare della Scuola Grande di San Marco, Venezia
Nei primi secoli della storia della Repubblica la ricchezza della città si basava sull’iniziativa del singolo che si avventurava in imprese commerciali lontano dalla patria, sulle sponde del Mediterraneo orientale.
Durante le prime crociate Venezia si preoccupa di conquistare città costiere della Siria e della Palestina e poi costruisce fondaci a Gerusalemme, Alessandria, Acri, Beirut, Aleppo, Damasco, Il Cairo… per facilitare le operazioni commerciali. Diventa così non soltanto un ottimo acquirente, ma soprattutto un importante tramite per l’Europa nell’importazione di ceramiche, di sete e velluti, di tappeti e oggetti in metallo riccamente intarsiati con oro e argento. Sicuramente il mondo islamico esercitò un ruolo chiave anche nello sviluppo dell’industria vetraria veneziana, soprattutto per la tecnica della decorazione a smalto su vetro.

Piatto di Iznik con stemma della famiglia Mocenigo
Dal XVI al XVII secolo nella Repubblica di Venezia era attivo lo studio di tre lingue orientali: l’arabo, il turco e il persiano. Esso veniva affrontato principalmente per due motivi: attingere direttamente alla cultura scientifica e filosofica arabo-islamica e disporre di uno strumento fidato di mediazione nei rapporti politici e commerciali con l’esterno. A questo proposito fu fondata anche una scuola di lingue orientali presso la sede del bailo veneziano a Pera di Costantinopoli.
L’editoria veneziana svolse poi un ruolo enorme delle relazioni sempre più strette tra Occidente e Oriente: con Aldo Manuzio nel 1505 vennero interpretati per la prima volta i segni geroglifici ritrovati su alcuni reperti egiziani e non dimentichiamo che il Corano fu stampato per la prima volta proprio a Venezia da Paganino Paganini nel 1537/38, ora conservato nella biblioteca di San Francesco della Vigna.
Le Best Venice Guides vi aspettano per scoprire Venezia anche come punto d’incontro tra civiltà, lingue e religioni. Visiteremo luoghi che ancora oggi testimoniano gli intrecci culturali in questa città, unica al mondo!
Non mi resta che iniziare a studiare l’arabo!
Alessia Ferrari Bravo (lingue di abilitazione: italiano, polacco e tedesco)
BestVeniceGuides
www.guidaturisticavenezia.it
Bibliografia
Venezia e l’Islam 828-17987, Marsilio, Venezia 2007
Venezia e l’Egitto, Skira, 2011
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