Buon compleanno Venezia!
Il 25 marzo si festeggia per tradizione la nascita della città, che quest’anno celebra un anniversario importante avendo raggiunto l’età di 1600 anni.
Il giorno scelto – scelta deliberata e consapevole delle implicazioni simboliche e politiche – corrisponde al giorno dell’Annunciazione di Maria.
L’anno ci riporta ai tempi in cui, in un paesaggio lagunare molto diverso, gli abitanti della Venezia- Provincia – la provincia romana Venetia et Histria si estendeva dal fiume Arsia in Istria e comprendeva gran parte del Triveneto e la Lombardia orientale – cominciarono ad insediarsi sulle isole di fango occupando le lagune, spinti dalle invasioni dei popoli barbarici che valicavano le Alpi Giulie. A questa data non erano ancora gli Unni di Attila (452) (leggi sotto nota 1), né i Longobardi (568-569) a premere gli esuli verso nuovi e liberi lidi, ma i Visigoti.

Laguna Nord, Torcello e Burano visti dal Lazzaretto Nuovo
La Venetia-provincia disgregata lasciò il posto ad una Venezia-marittima, diffusa nelle lagune che si estendevano lungo la costa adriatica molto più a sud e a nord di quanto vediamo oggi.
In questo paesaggio nacque Venezia-città con un processo urbanistico lento avviatosi nel IX secolo, dopo che il Doge Agnello Particiaco spostò la sede ducale politica e amministrativa in un gruppo di isole incardinate su Rialto.

Chiesa di San Giacomo a Rialto
Questo racconto confuso e difficile da dipanare perché narrato in modo frammentario e sempre a posteriori, quindi sovraccaricato di richiami simbolici costruiti per esaltare la città già nata e divenuta ricco emporio commerciale e complessa realtà statuale, continua ad affascinare, ad interrogarci e anche a chiamarci ad una azione di “presa in carico”.
Non importa se nel 421 non c’era ancora nessuna città lungo le anse del Canal Grande, non importa che ad agire da “fattore scatenante” siano stati Visigoti, Unni o Longobardi, non importa nemmeno sapere se i primi abitanti fossero davvero esuli o piuttosto una classe dirigente consapevole dei cambiamenti ambientali in corso e capace di pianificare un progetto urbanistico e commerciale creando nuovi hub dislocati lì dove il muoversi dei fiumi li obbligava ad andare, quello che conta è la meraviglia.
A Rialto, di fronte la chiesa di San Giacometto, la narrazione evoca tre tribuni in fuga da Padova ai quali viene attribuito l’atto fondativo della chiesa nel giorno in cui la Vergine Maria ricevette l’annuncio del Signore. In questo racconto – molto probabilmente “un falso” (leggi sotto nota 2) – troviamo in nuce molti aspetti del Mito di Venezia. Venezia rivendica la sua intrinseca libertà – nata libera, rimase tale per secoli. Richiama alla memoria una fondazione illustre chiamando in causa gli esuli fuggiaschi Antenore, fondatore di Padova, compagno di Enea, fondatore di Roma. Ma soprattutto Venezia si presenta come Vergine, capace di portare a compimento un progetto divino, città autonoma, libera e garante di pace e giustizia.
In questa data 25 marzo 421 si condensa la meraviglia.

Paolo Veronese, Venezia in trono onorata dalla Giustizia e la Pace, Palazzo Ducale
Abbiamo chiamato Venezia Meravigliosa il nostro progetto di visite guidate a partenza fissa ogni sabato e domenica nato proprio quest’anno per portare i viaggiatori curiosi ad una scoperta più attenta e consapevole – senza rinunciare alla spensieratezza e al divertimento che ci si aspetta nei momenti di svago e turismo – pensando all’unicità della nostra città, che il grande storico Frederic Lane definisce “simbolo di bellezza, di saggio governo, e di capitalismo controllato dalla comunità”. La cui “singolarità ambientale conferì un fascino eccezionale: d’altra parte il sito acqueo contribuì a darle una tradizione aristocratica di libertà”.
Queste passeggiate sono un omaggio a Venezia ed esprimono l’amore e la meraviglia delle Best Venice Guides per la città.
Con questa iniziativa vogliamo contribuire al rilancio della città, il nostro è un atto di dovuta “presa in carico” del passato e del presente.
Abbiamo elaborato quattro itinerari, uno dei quali intitolato proprio “Buon Compleanno Venezia!” che si articolano in sestieri diversi e includono le aree monumentali più iconiche come il Ponte di Rialto e Piazza San Marco, ma anche scorci inediti, percorsi inusuali e meno “battuti”, angoli nascosti e ricchi di fascino e storia.
I nostri itinerari, che abbiamo iniziato a condurre a partire da sabato 6 marzo e poi interrotto a causa del passaggio della nostra Regione in zona rossa, verranno riproposti non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, in maniera continuativa anche nei mesi e negli anni a seguire, sicuramente fino a fine marzo 2022.

Venezia Meravigliosa, il poster, Best Venice Guides
Gli itinerari proposti sono di taglio innovativo, con contenuti pensati sia per chi visita Venezia per la prima volta, sia per chi intende invece approfondirne lati ed aspetti inediti e meno conosciuti, e si svolgeranno con formula a prezzo fisso calmierato e partenza da un punto di raccolta unico per tutti i partecipanti, differente a seconda del tour scelto.
Nel pieno rispetto delle vigenti normative anti-Covid, i tour sono gestiti in piccoli gruppi da Guide altamente specializzate, che nell’ambito del progetto saranno chiamate a condividere con i partecipanti anche i principi fondamentali di un turismo consapevole e rispettoso delle specificità uniche di una città come Venezia, nell’intento di fare di un semplice momento turistico una più ampia esperienza culturale e civica.
L’obiettivo, non appena consentito dalla situazione pandemica, è quello di ampliare il progetto aprendolo anche a visitatori in arrivo dalle altre regioni d’Italia, con l’auspicio di poter tornare a dare il benvenuto anche in altre lingue ai viaggiatori in arrivo dal resto del mondo, per raccontare Venezia meravigliosa in modo consapevole e autentico.
Le prenotazioni saranno attive sia sulla pagina ufficiale di Facebook che sulla piattaforma web ufficiale www.bestveniceguides.it, alla sezione “Partecipa al Tour” nella parte alta dell’home page.
Paola Salvato
BestVeniceGuides
paola.salv@gmail.com
Note al testo
- L’idea che i primi abitanti di Venezia fossero in fuga dagli Unni la troviamo per la prima volta formulata in un’opera dell’Imperatore bizantino Costantino VII Porfirogenito (913-959) che forse rielaborò racconti tramandati da mercanti veneziani.
- In una recente conferenza tenutasi all’interno del corso di Storia organizzato quest’anno dall’Ateneo Veneto, Daria Perrocco, riprendendo un saggio di Vittorio Lazzarini (1915-16), ha svelato che la fondazione per mano di tre tribuni padovani nella data del 421 è stata introdotta nella tradizione solo nella prima metà del ‘300 ad opera di Jacopo Dondi dell’Orologio per poi essere trasformata da un falsario in decreto consolare nella prima metà del ‘400 e venire così divulgato. Questa data fu quindi avvallata da Sabellico in veste di storiografo ufficiale della Serenissima e dai cronisti successivi tra cui Marin Sanudo che chiosa avocandosi alla tradizione “come in nostre cronache si lexe”.
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