L’Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e Giovanni D’Alemagna

Nov 10, 2021arte0 commenti

 

Un’opera che spesso ritorno ad ammirare è l’Incoronazione della Vergine eseguita nel 1444 da Antonio Vivarini e Giovanni D’Alemagna.

Si trova nella cappella del Santo Chiodo, all’interno della chiesa di San Pantalon, nel sestiere di Dorsoduro.

La chiesa di san Pantalon a Venezia

La Pala

Di questa pala mi colpiscono i colori vivaci, i personaggi disposti secondo l’iconografia classica del tema raffigurato ed i pastiglionid’oro, tipici dello stile gotico.

La pala dell’Incoronazione della Vergine a San Pantalon, Venezia

Antonio da Murano e suo cognato di origine tedesca Giovanni collaborarono insieme e ci hanno lasciato opere molto significative e caratteristiche del gotico del 1400.

I personaggi

Ad un primo sguardo, l’occhio si concentra nell’atto della incoronazione: la figura dominante di Dio Padre barbuto con il prezioso manto d’oro assiste all’evento, suo Figlio incorona Maria che così diventa Regina del Paradiso; la Colomba dello Spirito Santo, con le ali spiegate, contribuisce ad accentuare la composizione triangolare: la Santissima Trinità sigilla il sacro momento.

Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna, dettaglio

Le corone della Vergine e di Gesù si fondono nell’oro della veste di Dio.

A differenti livelli, come fossero palchi teatrali, sono disposti angeli, i Padri della Chiesa, i quattro evangelisti, gli apostoli, i profeti; è una rappresentazione affollata, ma non confusionaria, ognuno ha il suo posto.

I quattro evangelisti in basso, due a destra e due sinistra, sembrano fungere da tendine da palcoscenico per invitare (o costringere?) l’osservatore a concentrare lo sguardo sull’alta abside o trono di marmo bianco.

Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna, dettaglio dei quattro evangelisti

Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna, dettaglio con San Giovanni e San Marco

Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna, dettaglio con San Matteo e San Luca

Lo stile

Mi piacciono gli angioletti che reggono i simboli della passione: le loro carni nude e rosee evidenziano lo sforzo dei due pittori diprovare ad accogliere il nuovo linguaggio artistico, quello cioè rinascimentale.

Gli angioletti con i simboli della Passione nell’Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna

La ricerca della prospettiva, della profondità e del plasticismo è resa evidente anche dal pavimento a mattonelle a due colori che crea una unica fuga che porta all’imponente abside.

Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna, dettaglio del pavimento

Quest’ultima è sinuosa, tondeggiante, abbellita con decorazioni che ricordano quelle rinascimentali.

Incoronazione della Vergine di Antonio Vivarini e di Giovanni d’Alemagna, dettaglio con decorazioni dell’abside

Man mano che saliamo i personaggi ai lati ci riportano allo stile gotico di cui possiamo vedere molti esempi, anche, nella sala dei Primitivi alle Gallerie dell’Accademia.

Sala dei Primitivi alle Gallerie dell’Accademia, Venezia

Sono tutti spettatori; tutti, disposti in spalti ed edicole differenti divisi l’uno dall’altro e prendono parte all’Incoronazione, sottolineata dal timbro cromatico utilizzato: dominano, infatti, il rosso, il blu e l’oro.

Dettaglio dei tre colori

E’ questa una opera di travaglio interiore dei due pittori che immersi nel ‘vecchio’ stile artistico si sforzarono, con vari tentativi, di fare il balzo verso quella nuova espressione pittorica che vedrà più tardi a Venezia esponenti eccelsi dell’arte italiana.

I pastiglioni d’oro, tipici del gotico

Ricerca della plasticità e prospettiva

Mi fermo qui, non voglio svelarvi tutto su questa pala, vi aspetto a Venezia per andare insieme ad ammirarla e raccontarvi molto di più!

Ciao!

Cinzia Maestrini
BestVeniceGuides
www.guidedtoursinvenice.com
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