Acqua Alta in Piazza San Marco a Venezia

Gen 25, 2022ambiente, arte0 commenti

 

Il cielo è blu, l’aria è tersa, i raggi solari riscaldano la piccola porzione di guance non coperta dalla mascherina. Cammino lunga la Riva degli Schiavoni e mi avvicino a Piazza San Marco. Il Ponte della Paglia è deserto, già, siamo ancora in balia del Covid. Dalla cima del ponte intravedo il leone alato di bronzo che svetta sulla sommità di una delle due colonne, dietro la facciata rinascimentale della Biblioteca Marciana.

Leone di San Marco e Biblioteca Marciana

Procedo lungo la facciata gotica del Palazzo Ducale. Giro a destra accanto all’angolo con Adamo ed Eva.
Noto che la Piazzetta è allagata nei punti più bassi che corrono paralleli alla facciata occidentale del Palazzo Ducale. So già che la Piazza sarà quasi del tutto allagata, essendo in molti più punti più bassa rispetto alla Piazzetta.

Riflessi della Torre dell’Orologio e della Basilica di San Marco

13 gennaio 2021 ore 10: Piazza San Marco

Oggi però non c’è vento, non si sente nell’aria quella ‘percezione di acqua alta’, di quella alta, altissima, eccezionale che speriamo di non dovere più subire grazie all’azionamento del Mose. Strizzo gli occhi e controllo la fase lunare sulla Torre dell’Orologio. Luna blu, quindi luna nuova. 13 gennaio 2021 luna nuova. Tutto torna, tutto quadra.

Acqua alta a Venezia: come si misura

Cosa influenza la marea? Innanzitutto due fattori.

Il primo è la marea astronomica legata ai cicli lunari; l’acqua alta è un fenomeno più probabile con la luna piena e la luna nuova. Il secondo è il fattore meteorologico. Nel caso di vento di scirocco che soffia da sud-est l’acqua viene spinta nell’alto Adriatico verso la laguna o nel caso di vento di bora che soffia da nord-est l’acqua si accumula in laguna. Il tutto è favorito dall’Adriatico che si restringe nella parta superiore e dai bassi fondali del suo mare. Leggevo come l’effetto del vento può portare ad un aumento di 1 metro.

Tra i fattori meteorologici si include anche la pressione atmosferica, più è bassa e più alta sarà l’acqua; si chiama effetto barometrico inverso. Questa pressione può portare ad una variazione di anche 20 cm.

Il sole splende su una Venezia quasi deserta; in Piazza San Marco tutto si riflette nell’acqua che sgorga oggi dolcemente dai fori dei tombini, delle pilelle. Non resisto alla tentazione ed estraggo dalla borsa la macchina fotografica ed incomincio a fotografare… Ecco ora passa un fotografo professionista con gli stivaloni proprio lì, agita l’acqua, il riflesso della Basilica diventa irriconoscibile. Bisogna aspettare.

Stimo che la marea debba essere di circa 85 cm sopra il medio mare, i punti più bassi in Piazza incominciano ad allagarsi con una marea di poco più di 70 cm. ‘Sie ore ea cala, sie ore ea cresse’. Ogni giorno l’acqua cala 6 ore, poi cresce 6 ore. Non vedo traccia di bagnato attorno alle pozzanghere per cui l’acqua sta ancora crescendo, seppure lentamente.

Riesco a scattare un dettaglio del coronamento gotico della Basilica di San Marco.

Riflessi del coronamento gotico della Basilica di San Marco

Il fenomeno dell’acqua alta è ‘affascinante’, specie per chi non vive in una laguna. Domande frequenti sono come risalga l’acqua dai tombini? Perché l’acqua non straborda dalla riva?

La riva verso il Molo, il Bacino di San Marco, è stata rialzata ad oltre 100 cm sopra il medio mare a partire dal 2003. La misurazione in questo caso sopra, o sotto, il medio mare viene fatta in cm riferendosi ad un punto in prossimità della Punta della Dogana, scelto nel 1897.
Due fenomeni come la subsidenza del suolo, legato soprattutto allo sfruttamento delle falde freatiche (dal 1950 al 1970 circa 12 cm) e l’eustatismo, l’innalzamento dei mari (9 cm tra 1900 e 1970 e circa 15 cm dal 1970 ad 2015) hanno portato oggi tale punto ad essere più alto di 26 cm rispetto al passato.

Previsioni acqua alta

L’acqua alta nei decenni passati era anticipata dal suono delle sirene. Poi ricordo si chiamava la segreteria telefonica del Comune di Venezia, poi con l’avvento di internet si cercava sul sito del Comune il bollettino della marea, poi si iniziò a ricevere un sms sempre dal Comune. Ora una applicazione hi!tide fornisce anch’essa una previsione di 3 giorni ed un aggiornamento costante, quasi al minuto. Negli anni 2000 era ancora visibile un mareografo presso l’uscita del campanile.

Ancora in uso il sistema di allertamento tramite le sirene (ora il suono è digitale con 4 livelli sonori in scala), il sito del Comune ed il servizio sms, oltre all’app ovviamente.

Le previsioni sono calibrate sulla Piazza San Marco; si devono anticipare o posticipare gli orari a seconda del luogo della laguna in cui ci si trova, alla diga del Lido la marea arriva circa 45 minuti prima piuttosto che a Murano 15 minuti dopo.

Procedo verso la Piazza e scatto alcune foto. Che meraviglia però!

Riflessi delle cupole della Basilica di San Marco

Messa in sicurezza del nartece della Basilica di San Marco

Lo spazio in Piazza San Marco antistante la Basilica è uno dei primi punti ad andare ‘a mollo’. Prima per filtrazione tra i marmi bianchi all’ingresso della Basilica ed i masegni con una marea di circa 70 cm, poi segue a ruota il nartece della chiesa con i suoi preziosi pavimenti e portoni medievali con circa 75 cm. E’ una questione di centimetri. È stato calcolato che tra il 10 ed il 30 novembre 2019 (quindi in concomitanza con l’eccezionale marea di martedì 12 novembre 2019 di 187 cm) il nartece sia rimasto allagato per 250 ore! Un vero disastro.

Anche se l’acqua alta non è sempre significativa è tuttavia dannosissima per i marmi della Basilica; l’esplosione del sale, la disgregazione dei materiali ed i distacchi di scaglie sono le prime terribili conseguenze visibili.

Tra il 2017 ed il 2019 è stato realizzato un sistema di valvole per sigillare e proteggere il nartece fino agli 85 centimetri, ma oramai l’acqua supera così spesso tale quota che si è dovuto cercare altra soluzione.

Si attende ora l’esecuzione del progetto temporaneo per la difesa della Basilica di San Marco con lastre in vetro in sostituzione dei parapetti in ferro in modo da formare una barriera fino a 2 metri. Tali lastre dovrebbero poi venire tolte dopo la impermeabilizzazione dell’intera insula marciana. Il primo progetto era stato rifiutato, perché considerato non adeguato dal punto di vista estetico, il secondo dello studio Boeri scartato, come pure il terzo dell’ingegnere Rinaldo. Si è tornati dunque al progetto iniziale con alcune varianti.

Volgo lo sguardo alle Procuratie Vecchio quasi del tutto allagate al piano terra. Che tristezza!

Riflessi delle Procuratie Vecchie

Riflessi delle Procuratie Vecchie e piano terra allagato ben visibile

Passerelle

Le passerelle sono visibili in città dal 15 settembre al 30 aprile circa; i mesi più frequenti di acqua alta sono in ordine novembre, dicembre ed ottobre. Nei mesi estivi talvolta la marea arriva a 80/90 cm, motivo per il quale la Basilica in anni recenti si è dotata di passerelle proprie per consentire l’ingresso al nartece, permettendo ai visitatori di camminare dunque sopra l’acqua nei punti più bassi.

Passerelle davanti al Palazzo Ducale

Queste passerelle in legno che alcuni turisti scambiano talvolta per tavolati per il mercato (sic sic) consentono percorsi pedonali fino a 120 cm, diventano poi inagibili in Piazza con una marea di 130 cm.

passerelle e ‘gambe’ per sostenere tali tavolati

Una visita guidata è comunque possibile con una marea fino a 130 cm, perché una guida di Venezia conosce le altezze di tutte o quasi le calle percorribili… e per i fotografi è una ottima occasione per qualche scatto!

Fiona Giusto
BestVeniceGuides
www.venicetours.it
Se desiderate prenotare una visita guidata con Fiona Giusto, scrivetele a: fiona.giusto@alice.it

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