L’intervento dell’architetto svizzero Mario Botta a Palazzo Querini Stampalia si è protratto per quasi tre decenni. Botta ha ridisegnato gli spazi della omonima Fondazione veneziana che è riuscita ad ampliarsi nel corso del tempo acquisendo in momenti diversi vari stabili sul lato orientale del palazzo cinquecentesco.
Il geniale architetto veneziano Carlo Scarpa ripensò con grande maestria negli anni Sessanta il piano terra, invaso dalle acque alte, del Palazzo Querini Stampalia, sede oggi di omonima fondazione. Questi spazi sono un esempio della straordinaria capacità di Carlo Scarpa di accostare il Moderno all’Antico.
Come vengono trattati gli scarichi reflui a Venezia? Davvero si getta tutto in canale o ci sono le fosse settiche? Un argomento interessante per chiunque sia curioso di capire come funziona oggi una città costruita in una laguna più di un migliaio di anni fa.
A Venezia, la Casa dei Tre Oci si è distinta nel corso degli anni per straordinarie mostre dedicate ai grandi della fotografia. La mostra “in corso” fino a metà giugno alla Casa dei Tre Oci alla Giudecca dedicata al percorso fotografico di Jaques Henri Lartigues si intitola “L’invenzione della felicità”. Un messaggio per i nostri tempi.
Nei giorni in cui è vietato uscire di casa per l’emergenza del Covid-19, una guida turistica racconta dalla Giudecca quello che vede fuori dalla finestra di casa, in particolare l’armonia della chiesa del Redentore costruita alla fine della pestilenza del 1575 e i suoi campanili, che ricordano l’architettura islamica di Istanbul.
Palazzo Fortuny, originariamente Pesaro degli Orfei, è uno di quei musei veneziani visitati più raramente ma con una collezione tra dipinti, stoffe, oggetti provenienti da diverse parti del mondo che merita una visita e che racconta l’eclettismo di Mariano Fortuny y Madrazo che qui viveva e creava.
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