La peste a Venezia è stato un flagello fino a tutto il XVIII secolo. I rimedi ingegnosi e le politiche sociali adottate dal governo furono all’avanguardia, eppure le vittime sono state centinaia di migliaia. Cosa può visitare un turista oggi in città che abbia un riferimento alla peste?
Nella basilica di San Marco presso l’altare maggiore si può ammirare uno degli esempi più raffinati e complessi dell’oreficeria bizantina e gotica, la pala d’oro che con le sue gemme, perle e smalti è sicuramente un gioiello da ammirare e conoscere.
Nei giorni in cui è vietato uscire di casa per l’emergenza del Covid-19, una guida turistica racconta dalla Giudecca quello che vede fuori dalla finestra di casa, in particolare l’armonia della chiesa del Redentore costruita alla fine della pestilenza del 1575 e i suoi campanili, che ricordano l’architettura islamica di Istanbul.
Giuseppe Jona fu una figura importantissima per la storia di Venezia che qui è ricordata durante gli anni della discriminazione razziale, della Shoah e non solo.
Piazzale Roma è il nome della stazione degli autobus e dei parcheggi per le automobili. Ma è molto di più! Uno dei principali hub di Venezia, un luogo limite, con un fascino particolare.
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