Giuseppina Trivisonno

Non ho esperienze di lavoro dirette con con ospiti di altre nazionalità ma anche quelle con le comitive italiane, sia di studenti che di persone adulte, sono sempre state molto appaganti, perché Venezia è un ‘contenitore’ così ricco e variegato nella sua unicità che non può non soddisfare tutte le tipologie di visitatori, dalle bellezze artistiche alle bontà culinarie, passando per gli sport e le attività artigianali caratteristiche, ce n’è davvero per tutti e itinerari o esperienze particolari si possono ‘cucire’ davvero su misura a seconda degli interessi dei visitatori, che diventano un continuo stimolo per la guida chiamata a soddisfarli.
Giunta a Venezia da un paesino del Molise per inseguire il sogno di studiare la cultura e la lingua del lontano Giappone nella più orientale delle città italiane, con una formazione umanistica e con poche esperienze di contatti internazionali, mi laureo in Lingua e Letteratura giapponese all’Università Cà’ Foscari di Venezia, trascorro prima della laurea soggiorni di studio in Inghilterra e un un lungo periodo di studio in Giappone, il mio desiderio era quello di trasferirmi nel Paese oggetto dei miei studi universitari subito dopo la laurea ma non lo realizzo perché trovo a Venezia il mio ‘pezzo’ di Giappone : conosco uno scultore giapponese che come me aveva scelto Venezia come città elettiva e realizziamo, sposandoci, un duplice sogno, vivere nella città amata con una presenza quotidiana, per entrambi importante, di Giappone. Penso allora di mettere a frutto la mia conoscenza della lingua e cultura giapponese diventando guida della città che nel corso degli anni universitari avevo da subito amato e di cui subito la storia l’arte e le tradizioni quotidiane mi avevano tanto affascinato.
La possibilità di lavorare con il giapponese, diventare guida per i giapponesi in visita in questa nostra meravigliosa città, mi ha dato la possibilità di continuare a vivere come in un sogno la mia vita nel continuo rapporto tra le culture da me tanto amate, quella veneziana e quella giapponese.
La cosa principale che chiedo ai miei potenziali clienti è di fidarsi, di affidarsi alla guida, di lasciarsi accompagnare in questa città in un’esperienza innanzitutto sensoriale che pian piano si può riempire anche di elementi culturali o aneddotici. Venezia va vissuta, «camminata» «annusata» e poi osservata e forse solo un poco capita, non è necessario capire tutto con la ragione l’importante è lasciarsi andare per vivere un’esperienza che solo la sua unicità può offrire.
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