Silvia Ungaro

Lingua: Francese, Inglese, Italiano
: +39 3336775558
Abilitazione: Venezia (2005)
Laurea in Lingue e Letterature Straniere (Venezia – Ca’ Foscari)
Studi musicali – Pianoforte e Storia della musica c/o il Conservatorio G. Rossini (Pesaro)
Collaboratore del Gazzettino di Venezia (cronaca – cultura e società)
Insegnante di lingua inglese
Il più bel regalo che ci può fare la vita è saper apprezzare ciò che abbiamo.
E proprio in vacanza possiamo far tesoro di ciò. Vacanza. Dal latino vacantia, vacare, essere vuoto, libero. Periodo di riposo, un vuoto piacevole, ricco di libertà. Libertà dal lavoro, dagli impegni di ogni giorno, dallo studio, tempo da riempire con ciò che ci piace e che ci dà gioia. E una vacanza a Venezia, beh, è proprio una miniera di esperienze.
Cosa vi suggerisco in caso il destino o la vostra volontà vi portasse a Venezia? In primis, scarpe comode. In effetti questa città generalmente si scopre prevalentemente a piedi, percorrendone il dedalo di calli, calcandone con attenzione le centinaia di ponti che si concatenano sui rii. Per godere la città da un altro punto di vista, dall’acqua, si può optare per una gondola, un vaporetto o un taxi (“lento”, “andante”, “allegro con brio”).
Altro suggerimento: sgombrate la mente e acuite i vostri sensi. Liberatevi dagli stereotipi. Non importa se è la prima volta che poggiate il piede in questo luogo mitico, unico al mondo, sospeso tra terra e mare, o se ne avete già fatta la conoscenza altre occasioni: c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Non correte, prendete il vostro tempo e fermatevi un attimo; fate in modo che tutti i vostri sensi siano operativi ed espandete la vostra coscienza: così potrete veramente sentire Venezia! Toccatela, annusatela, ascoltatene le sue innumerevoli voci, osservatela e… gustatela (dopo tutto siete in Italia ed è universalmente riconosciuto che il cibo in questo paese è una vera esperienza!). Ma per non perdervi in questo incessante bombardamento di stimoli sensoriali vi serve una guida. Una vera guida, una GUIDA LOCALE. Una guida che sia in grado di condurvi nei meandri della storia passata e della vita presente con leggerezza ma con altrettanta competenza, una guida che vi starà accanto in modo discreto ma sollecito. Un compagno di viaggio che vi saprà dare qualche dritta, un buon conoscitore della città che saprà fare gli onori di casa.
Adesso vi saluto con un CIAO e a presto! A proposito, sapevate che il ben noto saluto confidenziale italiano ciao deriva da un saluto veneziano? Si, proprio così, dal veneziano s-ciao, s-ciavo “(sono suo) schiavo”, un po’ come dire “servo suo”, un’ espressione di saluto usata quando due persone si incrociavano per la strada, eredità di un rispetto che si rinnovava ad ogni incontro, simbolo di disponibilità verso l’ altro.
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