La peste a Venezia è stato un flagello fino a tutto il XVIII secolo. I rimedi ingegnosi e le politiche sociali adottate dal governo furono all’avanguardia, eppure le vittime sono state centinaia di migliaia. Cosa può visitare un turista oggi in città che abbia un riferimento alla peste?
Nei giorni in cui è vietato uscire di casa per l’emergenza del Covid-19, una guida turistica racconta dalla Giudecca quello che vede fuori dalla finestra di casa, in particolare l’armonia della chiesa del Redentore costruita alla fine della pestilenza del 1575 e i suoi campanili, che ricordano l’architettura islamica di Istanbul.
Il ponte di Rialto è tra le attrazioni principali di Venezia! Una storia controversa, quella di questo ponte, in una città fatta di isole e canali dove costruire i ponti sembra ovvio, ma così non è…
Arti e mestieri sono sempre stati un punto di forza dell’economia veneziana dal Trecento in poi. I “calegheri”, i calzolai o ciabattini, erano organizzati in una confraternita di cui troviamo traccia nei bassorilievi della città. Per non parlare di quanto accade ancora oggi, alla Riviera del Brenta e delle bellissime scarpe che vengono prodotte in zona per l’alta moda!
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