Il 16 agosto ricorre la festività di San Rocco, venerato a Venezia come protettore dalla peste. Il ‘tendon’ che ancora viene eretto ricorda la solenne visita del doge alla chiesa che accoglie il corpo del Santo e alla Scuola grande a lui dedicata, che Jacopo Tintoretto abbellì con i suoi straordinari cicli pittorici nela seconda metà del ‘500.
Venetie MD: la mappa di Venezia curata da Jacopo de’ Barbari è un vero e proprio documento fotografico di come era Venezia nell’anno 1500. Scopriamo tre luoghi veneziani come erano nella mappa cinquecentesca e come sono oggi: il ponte di Rialto, la chiesa della Salute e l’isola di San Michele.
La peste a Venezia è stato un flagello fino a tutto il XVIII secolo. I rimedi ingegnosi e le politiche sociali adottate dal governo furono all’avanguardia, eppure le vittime sono state centinaia di migliaia. Cosa può visitare un turista oggi in città che abbia un riferimento alla peste?
Il 21 novembre è la festa più amata dai veneziani, la festa di Santa Maria della Salute. Dopo la drammatica epidemia di peste del 1630 venne costruita una chiesa straordinaria a cui tutta Venezia si rivolge ancora oggi in un sentito, scenografico pellegrinaggio attraversando il ponte di barche sul Canal Grande.
Poco prima della morte Andrea Palladio progettò un tempio dedicato al Redentore che divenne il suo capolavoro. Incanto per gli occhi dello spettatore, la chiesa fu eretta sull’isola della Giudecca e ogni anno è meta di pellegrinaggio dei veneziani che ricordano la fine della pestilenza con una festa sull’acqua e con uno spettacolo pirotecnico notturno di grande fascino.
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